tag:blogger.com,1999:blog-5024490621875266741.post1094946745383931474..comments2023-12-15T03:26:22.174+01:00Comments on In Tenebris Scriptus: David Park Barnitz, “The Book of Jade”Andrea Bonazzihttp://www.blogger.com/profile/06725127201914287052noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-5024490621875266741.post-64136877356941338332007-12-21T13:32:00.000+01:002007-12-21T13:32:00.000+01:00Thanks! Mi mancano ancora Barlow e Sydney-Fryer......Thanks! Mi mancano ancora Barlow e Sydney-Fryer... (e qualche centinaio d'euro al mese per tutto quel che ho da recuperare in lingua originale!)Andrea Bonazzihttps://www.blogger.com/profile/06725127201914287052noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5024490621875266741.post-51826130885506858852007-12-21T09:45:00.000+01:002007-12-21T09:45:00.000+01:00Complimenti vivissimi And! Finalmente un piccolo s...Complimenti vivissimi And! Finalmente un piccolo squarcio si apre anche in Italia sul malefico “Libro di Giada”, finora lettura e rifugio esecrabilmente riservato a pochi (fortunati) Dannati. E davanti al quale persino i "Fleurs du Mal" di Baudelaire sbianchiscono i loro petali (parere del sottoscritto, of corse). La poesia decadente e mortifera di Ashton Smith, i "Fungi from Yuggoth" di Lovecraft, i "Poems for Midnight" di Wandrei, i "Frammenti di Atlantide" di Donald Sidney-Fryer, le "Visioni da una Collina" di Barlow e i “Vini della Stregoneria” di Sterling... senza la musa maledetta di Barnitz sarebbero stati – tutti! - inevitabilmente più “poveri”. Come ho già avuto modo di dirti in privato, è un vero crimine che il "The Book of Jade" resti ancora inedito da noi. Grande, a proposito, la tua traduzione estemporanea. Vale atque vale!Anonymousnoreply@blogger.com