D’accordo… nemmeno in patria è un popolare autore da best-seller e, per abusare delle solite etichette di comodo, si può citare il Washington Post che una decina di anni fa lo definiva “il segreto meglio serbato nella narrativa horror contemporanea.” Lasciamo perdere l’Italia, poi, che ne ha pubblicato solo briciole.
Sarà pure un segreto ben custodito da pochi fanatici, ma Thomas Ligotti è uno degli autori più inusuali e innovativi dell’odierna letteratura weird e l’ombra della sua prosa d’incubo, evocativa, perturbante e per nulla semplice a leggersi, non poteva che allungarsi anche sul mondo dei fumetti.
Uscito lo scorso settembre presso
La curatrice Heidi MacDonald raduna alcuni nomi pesanti del settore per questo adattamento di quattro fra le storie horror “filsofiche e nichiliste” dello scrittore americano, sceneggiate da Stuart Moore, autore di Firestorm per
Apre l’albo The Last Feast of Arlequin dedicato alla memoria di H.P. Lovecraft, unico racconto fra i quattro a essere conosciuto in Italia, tradotto come La festa di Mirocaw in Millemondiestate 92 (Mondadori, 1992). Un antropologo, appassionato dei clown e in preda a una depressione stagionale, indaga le usanze di un singolare festival carnevalesco della provincia
Dream of a Mannikin, sempre di Stuart Moore ma con le tavole realizzate da Ben Templesmith (30 giorni di notte), è una sorta di incubo che coinvolge uno psichiatra e la sua paziente legandoli in un’irreale sospensione tra sonno e veglia, nell’ossessione per la figura inquietante del manichino in un gioco di identità, riflesse e confuse, tra simulacro e persona.
Dr. Locrian Asylum, scritto da Joe Harris, è illustrato da Ted McKeever (Superman's Metropolis; Batman: Nosferatu). Un vecchio manicomio dismesso, nel quale furono condotti eccentrici esperimenti sui ricoverati, sovrasta letteralmente la decadente città che l’ospitava, senza però cessare il suo spettrale influsso nemmeno dopo essere stato abbattuto.
Teatro Grottesco conclude infine il quartetto, ancora dalla penna di Harris attraverso la vivida resa grafica di Michael Gaydos (Alias; Daredevil Redemption). Una strana leggenda
Lo stesso Thomas Ligotti fornisce una propria originale introduzione a precedere ognuna delle storie. Fra queste, più efficaci risultano le due basate sugli accadimenti assai più che sulla sola atmosfera, difficile da visualizzare per molti dei racconti ligottiani basati soprattutto sul linguaggio. Incidentalmente, si tratta pure dei due comics di più realistico tratto visivo, The Last Feast of Arlequin e Teatro Grottesco, come se un netto realismo maggiormente appoggiasse, nel contrasto, l’irrealtà dell’irruzione fantastica.
The Nightmare Factory verrà prossimamente pubblicato in Italia dalla Free Books con il titolo La fabbrica
The Nightmare Factory
Based on the stories of Thomas Ligotti
Fox Atomic Comics / HarperCollins, 2007
Brossura, stampa a colori, 112 pagine, U.S. $ 17,99
ISBN 978-0-06-124353-0
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