lunedì 21 aprile 2008

Joachim Luetke: ritratti del postumanesimo




Scultura, pittura e fotoelaborazione assemblate assieme come le parti stesse che rappresentano, fra l’inorganico e l’umano, fuse e confuse fino a vedersene arrugginire le ossa e decomporsi, invece, i metalli. Una desolazione postindustriale e appunto post-umana, grido inespresso di macchine organiche e vecchi scheletri meccanici; di simulacri, ibridazioni e corpi che trascendono nel surreale.

Nato in Germania nel 1957, Joachim Luetke studia arte in Svizzera sul finire degli anni 70 per poi trasferirsi in Austria, perfezionando gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna sotto la guida di Rudolf Hausner, maestro del Realismo Fantastico. Luetke, che tuttora vive a Vienna, verrà pure fortemente influenzato dall’incontro in Svizzera con un non ancora famoso H.R. Giger, per poi intraprendere strade più decisamente personali sulle stesse atmosfere fantastiche, oscure e inquietanti.

Molto legato al mondo della musica, l’artista è piuttosto noto in Italia per le suggestive copertine di gruppi metal quali Arch Enemy, Dimmu Borgir, Kreator e diversi altri. Di particolare interesse la collaborazione con Sophor Aeternus, il cui album La Chambre D'Echo (2004) trova straordinario accompagnamento visuale nei ritratti trasfigurati e angoscianti di Anna Varney.

Tra i lavori di Joachim Luetke, anche il design di produzione per il cortometraggio Copy Shop, nominato agli Oscar nel 2002. Le sue opere sono state raccolte in volume in Posthuman: The art of Joachim Luetke (Weitbrecht, 2000).

Galleria: sito web ufficiale www.luetke.com. Video: Dark Asylum TV su YouTube.



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