giovedì 19 giugno 2008

Saggi, saggi, saggi sul fantastico… dove eravamo rimasti?


Non sempre la loro uscita trova apparente ragionevole scopo, almeno non per il lettore appena un po’ più critico che si ritrova fra le mani un ennesimo “monumento alla deforestazione.” Ettogrammi di carta, nemmeno riciclata, il cui scopo è talvolta di fornire all’accademico un’ennesima pubblicazione in curriculum, trattandosi in tal caso di argomenti magari ancora utili ma probabilmente già noti e meglio illustrati altrove. Altre volte, si tratta d’opere su un vario livello di vanity press o, se proprio non tali, stampate per calcolo giacché certi argomenti continueranno a vendere qualunque scempiaggine se ne scriva. Una monografia sui vampiri, oppure su Lovecraft o su Tolkien non la si nega a nessuno.

Complici i prezzi che non cesseranno di giocare al rialzo, passerebbe ogni voglia di soffermarsi in libreria davanti al disertato ripiano di letteratura/saggi/critica. Sempre già non sia piazzato rasoterra e in doppia fila sotto al solito banco espositore: “Ma che fa, le flessioni?” – “Noo, cercavo la ‘esse’ per Salgari…”

Però qualcosa di interessante ogni anno salta fuori, pure fra il blandamente divulgativo e l’eccesso di specializzazione, comunque costretto in una finestra temporale che conta i singoli giorni di permanenza sullo scaffale, prima di seppellire certi libri in un limbo eterno dal quale solo internet sembra poterli resuscitare. Senza pretendere di farne recensione, sparo quindi a seguito una mia salva di recenti titoli saggistici italiani relativi al fantastico.


La grande scimmia

Onore a ‘King Kong,’ il film di consumo che appena all’inizio degli anni Trenta del secolo passato aveva spettacolarmente annunciato il punto di catastrofe della civiltà occidentale, fissando in un’icona indimenticabile il rapporto tra miti e tecnologia: Kong – la “grande scimmia” delle origini preumane – precipita dall’Empire State Building, il grattacielo più alto del mondo, e celebra il suo lutto nella metropoli più potente della terra. Ecco il motivo del titolo scelto per questo saggio sul fantastico. Tuttavia, allora non avremmo mai potuto immaginare che – l’11 settembre 2001 – la scena si sarebbe riprodotta nella realtà contemporanea esattamente nello stesso luogo simbolico e con il medesimo olocausto di carne umana. Non si adonti il lettore di questo accostamento tra la futilità di un film dell’industria culturale e un evento terribile come il crollo delle Due Torri di Manhattan. Sospenda almeno il giudizio, perché si appresta a leggere le ragioni di questo accostamento o quantomeno la sua iniziale prefigurazione, tracciata attraverso una serie di letture testuali in diversi territori mediali: letteratura, illustrazione, cinema, fumetti, persino i primi annunci della cibernetica di consumo.

Seconda edizione dell’omonimo saggio già apparso nel 1979 presso la casa editrice Napoleone di Roma, senza novità sostanziali se non nell’apparato iconografico e per la nuova introduzione dell’autore. Alberto Abruzzese, ordinario di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi e direttore dell’Istituto di Comunicazione presso l’Università IULM di Milano, ha scritto diversi saggi sociologici, sulla letteratura e sul cinema.

La grande scimmia. Mostri, vampiri, automi, mutanti
L’immaginario collettivo dalla letteratura al cinema all’informazione
Alberto Abruzzese
collana Intus Legere, Luca Sossella Editore, 2008
brossura, illustrazioni in b/n, 206 pagine, Euro 20,00
ISBN 9788889829295




Comunque umani

Come vengono rappresentati il “male” e il “mostruoso” nel nostro immaginario? Avvalendosi di esempi folclorici, letterari e cinematografici, i due autori mostrano come la nostra cultura ha raffigurato tali categorie in personaggi estremi che assumono le forme dell’orco, del vampiro, dell’alieno, del defunto che viola i confini tra lo spazio dei morti e quello dei vivi. Queste creature non solo permangono nel nostro universo fantastico come residui di epoche passate ma vi si mostrano ancora vitalissime, pronte a nuove evoluzioni e nuove trasfigurazioni, dando vita a un vero folclore dell’età contemporanea. Ma le storie di cui sono protagoniste ci parlano davvero di figure radicalmente non umane, disgiunte da noi, inconoscibili e aliene, o non sono piuttosto strumenti per definire ciò che davvero siamo, e per riflettere sul modo stesso in cui agiscono i nostri sistemi di rappresentazione? Il percorso inconsueto seguito dagli autori per addentrarsi nei meandri del nostro immaginario “negativo” attraversa fiabe più o meno note – come ‘Prezzemolina’ e ‘La Bella e la Bestia’ –, romanzi e racconti – da ‘Carmilla’ di Joseph Sheridan Le Fanu a ‘Dracula’ di Bram Stoker –, film ormai celeberrimi – come ‘Nosferatu,’ ‘King Kong,’ la saga di ‘Alien,’ ‘Il sesto senso,’ ‘Matrix’ –, rivelando, accanto ai modelli codificati dalla cultura, inattese dimensioni di significato.

Guido Ferraro insegna Semiotica e Teoria della narrazione all’Università di Torino. Tra le sue opere: Il linguaggio del mito (Feltrinelli, 1979; ripubblicato da Meltemi nel 2001). Isabella Brugo, semiologa, si occupa di folclore e simbolismo alimentare. L’introduzione al volume è disponibile in formato PDF sul sito web dell’editore.

Comunque umani
Dietro le figure di mostri, alieni, orchi e vampiri
Guido Ferraro, Isabella Brugo
collana Le melusine, Meltemi, 2008
brossura, 240 pagine, Euro 20,00
ISBN 9788883536274


Enigmi del fantastico

Romolo Runcini è ben noto a livello internazionale per i suoi studi sulla paura e sulla letteratura, ma la sua fama si è attestata saldamente con la realizzazione di un opus ambizioso, “La paura e l’immaginario sociale nella letteratura,” di cui sono usciti finora i primi due volumi [I. Il Gothic romance e II. Il Roman du crime, Liguori 1995 e 2002] e di cui si preannunciano il terzo e il quarto, dedicati al Romanzo industriale e alla Fantascienza. Accanto a questa operazione critica sull’immaginario, Runcini non ha mancato di affiancare le necessarie riflessioni teoriche, progettando una voluminosa Estetica dell’eccentrico, ancora in lavorazione, di cui questo Enigmi del fantastico anticipa il terzo e il quarto capitolo. Non sfuggirà, anche al lettore più distratto, l’ampio respiro dell’analisi runciniana, a cui piace andare alla radici delle cose, ricostruendo con pazienza i percorsi meno noti del mutamento culturale, senza mai dare nulla per scontato, richiamando, anzi, costantemente aspetti, suggestioni e riferimenti al rapporto tra cultura e società. Questa attenzione meticolosa all’evoluzione del pensiero umano (e dei suoi riflessi sulla cultura, sull’immaginario, sul sociale) è frutto di un metodo sociologico-letterario a cui è sempre rimasto fedele.

Fra le altre e più recenti uscite librarie di Romolo Runcini è da ricordare Il fantastico in arte e letteratura dal Realismo al Simbolismo (Società del Sole, 2006), una rapida scorsa sulla storia letteraria e artistica dal Medio Evo ai nostri giorni attraverso la nascita e lo sviluppo del fantastico come genere. La presentazione di Carlo Bordoni al volume Enigmi del fantastico si può integralmente leggere sulla pagina web di Edizioni Solfanelli.

Enigmi del fantastico
Romolo Runcini
collana Micromegas, Solfanelli, 2007
brossura, 96 pagine, Euro 8.00
ISBN 9788889756157



Gotico mediterraneo

L’autore, con dovizia di particolari e con l’ausilio di vari indirizzi critici e di diverse discipline, il genere del gotico mediterraneo. Questo tono letterario, generato dall’esperienza del viaggio nei paesi dell’Europa meridionale, e specificamente l’Italia, è raccontato a partire dalla visione in qualche modo alterata dei paesaggi mediterranei per i quali genera descrizioni e narrazioni che spesso si inseriscono nell’ambito del fantastico. Il risultato di tali suggestioni e percezioni è l’identificazione dell’Italia con un luogo di misteri, e degli italiani nei suoi figli diabolici, retaggio dell’epoca pre-cristiana dominata dagli dei pagani, che come adirati per l’oblio che li ha avvolti, si rendono minacciosi nelle pagine dei narratori che hanno dato vita a questo particolare genere. Con saggi e studi su: Johann Winckelmann, Horace Walpole, Heinrich Heine, Victor Hugo, Prosper Mérimée, Jeanne Marie de Beaumont, Théophile Gautier, Henry James, Nathaniel Hawthorne, Vernon Lee, Wilhelm Jensen, Norman Douglas, Willibald Alexis.

Massimo Scotti, ricercatore presso l’Università degli Studi “L’Orientale” di Napoli e presso l’Istituto SUM di Firenze, ha pubblicato saggi sulla letteratura francese e le letterature comparate fra cui Ces vipères de lueurs. Il mito ofidico nell’immaginario valériano (Bulzoni, 1996) e Sul mare degli Dei. Mitografia dell’isola di Capri (Dante & Descartes, 2002). La scheda del volume è disponibile in formato PDF sul sito di Edizioni Diabasis.

Gotico mediterraneo
Massimo Scotti
collana Imago Mundi, Diabasis, 2008
brossura, 20 illustrazioni in b/n e a colori, 380 pagine, Euro 23.50
ISBN 9788881035861


Fantasmi antichi e moderni

La tecnologia ha cambiato la faccia del mondo, e la letteratura, in quanto trascrizione e interpretazione del mondo, non poteva non tenerne conto. Da due secoli a questa parte, gli scrittori si interrogano senza posa: buona o malvagia, la tecnologia? Bella o brutta? Domande che risuonano spesso nelle pagine di questo libro i cui fili conduttori sono, per la precisione, tre. Il primo: la rappresentazione letteraria degli oggetti tecnologici. Il secondo: il nesso tra fantastico e tecnologia. L’introduzione in letteratura dei manufatti tecnologici che costituiscono il mondo moderno (treni e automobili, telegrafo e telefono, cinema e fotografia, aerei e piroscafi ) avviene attraverso meccanismi stranianti: gli oggetti tecnologici sono bizzarri, inquietanti, perfino perturbanti. Per usare il linguaggio freudiano, la tecnologia è ‘unheimlich.’ Terza chiave del saggio: il ruolo delle scoperte tecnologiche nell’evoluzione del genere o modo fantastico. Di tutti questi processi l’opera di Dino Buzzati costituisce un esempio significativo. Perciò i racconti buzzatiani figurano in questo volume un po’ come il basso continuo in un concerto di voci - quelle dei testi più o meno grandi della tradizione otto-novecentesca.

La collana ospita opere saggistiche e bibliografiche facenti capo alle ricerche promosse dal Centro Studi Buzzati, presso l’Università IULM di Feltre. L’autore Stefano Lazzarin, docente di letteratura italiana all’Université de Saint-Etienne, ha pubblicato saggi come Il modo fantastico (Laterza, 2000), guida a defininizione della particolare modalità narrativa.

Fantasmi antichi e moderni
Tecnologia e perturbante in Buzzati e nella letteratura fantastica otto-novecentesca
Stefano Lazzarin
collana Quaderni del centro studi Buzzati n.5, Fabrizio Serra Editore, 2008
brossura, 120 pagine, Euro 28.00
ISBN 9788862270427



Pagine infestate

Infine, un’ultima compilazione saggistica a esplorare la figura del fantasma ricorrente nella tradizione letteraria fantastica del secolo appena trascorso. Silvia Zangrandi insegna presso la Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori di Milano e, sempre nel capoluogo lombardo, svolge attività di ricerca presso l’Università IULM. Ha pubblicato saggi su Montale, Bazlen, Buzzati e Meneghello. Fra le sue più recenti pubblicazioni si trova il saggio bibliografico Letteratura fantastica (Unicopli, 2007).

Pagine infestate
I fantasmi e la tradizione fantastica del XX secolo

Silvia Zangrandi
Arcipelago Edizioni, 2008
brossura, 128 pagine, Euro 10.50
ISBN 9788876953774


Nessun commento: