Prima che qualcuno se lo chieda… no, non c’è nessun rapporto di parentela: trattasi di semplice omonimia.
Stefano Bonazzi nasce nel 1983 a Ferrara, la città in cui attualmente vive e lavora. Appassionato di arte moderna, grafiche digitali, videoarte e design architettonico, la sua formazione autodidatta parte dal disegno a carboncino per approdare infine alla fotografia e all’elaborazione digitale. La sua vena surreale, specie negli ultimi lavori, tende a irrompere nel fantastico, in una inquietudine onirica a un passo dall’incubo.
“Ogni mio lavoro è intriso della prospettiva con la quale affronto la vita: una visione disillusa e cinica che mi porta a concentrarmi sugli aspetti negativi delle cose. Questo mio modo di osservare la realtà non vuole però essere un disincanto fine a sé stesso, ma piuttosto un punto di vista alternativo al buonismo diffuso e alla falsità di fondo costitutivi della nostra società. Il mio percorso creativo si snoda attraverso la rappresentazione di stati d’animo tormentati, ma mai definitivi”.
Una visione disillusa, dunque, a tratti cupa e comunque destabilizzante. Realtà distorta in un’ottica di sogno che ne altera le proporzioni, le prospettive e i cromatismi come a svelarne tutt’altra e più intima essenza, anche attraverso immagini ricorrenti quali l’assenza del volto e la sua sostituzione in maschera. Tutti elementi che sembrano ridiscutere la percezione del reale, o quanto di più angosciante si celi dietro la sua facciata, lasciando così ricordare il sottile e nichilista horror letterario di un Thomas Ligotti.
L’opera di Floria Sigismondi, il surrealismo fotografico di Erwin Olaf e la creatività di Dave McKean sono tra le dichiarate influenze artistiche del giovane ferrarese, attivo come grafico/web designer da quattro anni circa. Una sua recente intervista è disponibile sulle pagine web di Brain Twisting.
Gallerie: sito ufficiale Between Black and White: Stefano Bonazzi Selected Digital Works in www.stefanobonazzi.it; pagine personali su DeviantArt.
5 commenti:
Stefano sei divino continua così.
I Bonazzi stanno conquistando il Mondo ! :D
Scherzi a parte, il tuo quasi omonimo crea immagini dall'atmosfera intrigante...alcuni lavori potrebbero ricordare certe copertine di Thole.
Molto bravo davvero.
thole...in un certo senso è vero, ma thole era più granoso, lui è più "glamour".... ecco unmio passato lavoro autorizzato dalla WSFA:
http://www.lucaliggio.com/video.html
si intitla thole è in fondo agli altri del mio "passato" sf based, molto bello e non lo dico solo io.
M
Spulciando certe cose americane sull'illustrazione fantastica, notavo come Thole resti largamente ignorato in ambienti di lingua inglese. Senza presenza costante nella loro editoria, e senza precisi riferimenti web, "non apparire" è ormai "non esistere"
apparire-esistere, è vero mi dicevano che una biblioteca americana anni fa aveva comparto le annate di urania per avere cover di thole. il "problema" thole è forse negli eredi ovvero nel contratto che la mondadori aveva con thole riguardo i diritti delle opere. certo è che lui resta IL maestro dell'arte fantastica legata all'editoria.
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