martedì 9 dicembre 2008

Nero Natale


Il Natale, d’abitudine, è bianco: abbacinante è la coltre di neve che ricopre il paesaggio, un candore che dovrebbe rispecchiare la predisposizione dell’anima al bene. Eppure, chissà come mai, proprio nel giorno in cui dovremmo essere più buoni, il delitto trionfa, la rapina a mano armata furoreggia e le famiglie trovano motivo di lite selvaggia intorno a un panettone mal tagliato. Così «Nero Natale» metterà sotto il vostro albero nove racconti esemplari dal giallo al thriller, dalla commedia nera al grottesco macabro – in cui i doni saranno rappresentati da furti e omicidi, crimini efferati e strani misteri, che renderanno l’attesa ancora più ricca di suspense. Da Hawthorne ad Amelia Edwards, da Stevenson a Pascoli, da Frank L. Baum – autore del «Mago di Oz» – a Conan Doyle, da Saki ad Agatha Christie e Lovecraft: nove storie da brivido per smentire che a Natale si debba essere davvero buoni.

Natale “nero” per molti versi, a parte la generale atmosfera. Nero anche a proposito della presente antologia, che pur proponendo opere brevi in buona parte palesemente fantastiche e d’orrore, evita accuratamente di nominare i due “aborriti generi” sottolineando piuttosto i soli richiami al giallo e al thriller, appunto, o tuttalpiù al macabro, come a rassicurare il generico lettore – e l’auspicabile casuale acquirente natalizio – circa la dignità culturale dei contenuti: non sia mai che andiamo a mischiare Pascoli con l’horror!

Nero Natale. Nove racconti da brivido esce con evidente tempismo a proporsi come libro strenna, confermando un paio di tendenze editoriali squisitamente italiane: rendere i temi del brivido e del terrore come appannaggio di tutt’altre più o meno nobilitate tradizioni letterarie rispetto a quelle cui appartengono, e ristampare a oltranza solo i più sicuri fra i classici – tutti rigorosamente fuori copyright, non più recenti dei primi anni 20 – con minimo impegno ad aggiungere uno o due nuovi ingredienti per volta alla minestra, tanto per concedere qualcosa a chi del tutto a digiuno non sia di tal cucina.

Vari traduttori, tra i quali il curatore stesso Luca Scarlini che pure firma la lunga introduzione, si alternano nelle versioni dall’inglese, diverse delle quali provengono da edizioni italiane precedenti. Salvo il racconto per ragazzi di Baum, tuttavia ultimamente apparso su rivista e web, il solo altro titolo del tutto inedito e decisamente appetibile per gli appassionati è L'espresso delle 16.15, una ghost story vittoriana di Amelia Ann Blanford Edwards.

Curioso anche l’unico inserto italiano con la novella breve del Pascoli Il ceppo, omonima ma assai meno conosciuta della sua poesia in Myricae. Nessun altro guizzo di originalità per il resto, comprendente un ormai culturalmente “sdoganato” Lovecraft, e una rappresentanza del giallo più tradizionale con episodi in tema dello Sherlock Holmes di Conan Doyle e del Poirot della Christie.

Pure non sono mancate, nel passato, raccolte tematiche ben più corpose e consistenti per la narrativa breve “del brivido” in ambientazione natalizia, dalle sfumature in vena maggiormente noir e thriller di Delitti di Natale (Editori Riuniti, 1983), versione italiana del volume The Twelve Frights of Christmas a cura di Waugh, Greenberg e Asimov, fino alla selezione fantastica, fantascientifica e horror di Marzio Tosello per Un fantastico Natale. 31 Natali alieni (Mondadori, 1988).

A parte i due terzi di sostanziali ristampe, non aiutano troppo nemmeno i sedici Euro del prezzo per una brossura, per quanto a copertina cartonata, con meno di duecento pagine di testo. Ma le formalità del 25 dicembre incombono; come dicono i cannibali “le persone diventano più buone,” e un volumetto di classici con “Natale” nel titolo torna sempre bene per i regali dell’ultimissimo minuto.

I racconti:
Nathaniel Hawthorne, Il banchetto di Natale (The Christmas Banquet, 1854 [in realtà 1846])
Amelia B. Edwards, L’espresso delle 16.15 (The Four-Fifteen Express, 1867)
Robert Louis Stevenson, Markheim (1885)
Giovanni Pascoli, Il ceppo (1905)
Frank L. Baum, Il rapimento di Babbo Natale (A Kidnapped Santa Claus, 1904)
Arthur Conan Doyle, L’avventura del carbonchio azzurro (The Adventure of the Blue Carbuncle, 1887)
Saki, I lupi di Cernogratz (The Wolves of Cernogratz, 1919 [1913])
Agatha Christie, L’avventura del dolce di Natale (The Adventure of the Christmas Pudding, 1961 [1960])
Howard Phillips Lovecraft, La ricorrenza (The Festival, 1923)


Nero Natale. Nove racconti da brivido
aa.vv.
a cura di Luca Scarlini
collana Einaudi Tascabili. Biblioteca, Einaudi, 2008
brossura, copertina cartonata, XVI-196 pagine, Euro 16,00
ISBN 8806194992

3 commenti:

galerius ha detto...

...la dignità culturale dei contenuti: non sia mai che andiamo a mischiare Pascoli con l’horror!
Non è cambiato niente dai tempi dell'introduzione di Carlo Fruttero a Storie di Fantasmi ; la cosa stupisce qualcuno ?
Volume da lasciare sugli scaffali, per quanto mi riguarda...

Anonimo ha detto...

eppure m'incuriosisce, spero di potergli dareun'occhiata.

Non puoi mettere la protezione sulle tue pagine? E' sempre un ostacolo in più..

Andrea Bonazzi ha detto...

Thanks :-)
Le "protezioni" tramite codice sono inutili, e legalmente i testi sarebbero tutelati da Creative Commons: si possono citare e anche modificare, ma non usare a scopo di lucro e sempre vanno attribuiti.
Ho trovato ultimamente un problemino di "copincolla," ma si è risolto con la rimozione dal sito in cui era apparso.