domenica 10 maggio 2009

Les Chiens de Tindalos (2007)


“Un sudore freddo gli scendeva dalla fronte, e le spalle erano scosse da brividi spasmodici. — Oltre la vita ci sono… — la sua faccia divenne cinerea dal terrore — cose che non riesco a distinguere. Si muovono lentamente tra gli angoli. Non hanno corpo, e si muovono lentamente attraverso angoli assurdi”.
(F. Belknap Long,
I segugi di Tindalos, SIAD Edizioni 1979).

Un uomo sperimenta una combinazione di droghe e tecniche mentali per proiettare la propria coscienza in un’esplorazione a ritroso nel tempo, sempre più indietro oltre le memorie della specie umana e al di là della creazione stessa della vita. Sin a incontrare entità che, come mastini a guardia di una soglia, lo inseguiranno fino al suo “presente” insinuandosi in varchi di stravolte geometrie spazio-temporali.

Questo, in sintesi, il tema di The Hounds of Tindalos, un racconto “lovecraftiano” di Frank Belknap Long apparso su Weird Tales del marzo 1929, cui direttamente si ispira il cortometraggio francese Les Chiens de Tindalos realizzato nel 2007 sotto il marchio produttivo di Old Casa – del quale, ahinoi, non risulta più attivo il sito web.

Girato in tutta economia – con una videocamera MiniDv e due fari alogeni, come rivelano i titoli di coda –, il corto si affida alla regia di Olivier Laffont per la direzione artistica di Muriel Pascal. A interpretare il protagonista Alpin Chalmers è il cantante "Chapson" Eric Chapuis con Franck Meissonnier , musicista e tecnico del suono, impegnato nel ruolo di Frank oltre che autore della colonna sonora integrata da musica di Mendelssohn.

L’ambientazione viene spostata a Londra e indietro di vent’anni rispetto alla storia originale, rendendo in qualche modo anacronistico, nel 1908, qualche riferimento a Einstein ripreso peraltro fedelmente dalla fonte letteraria insieme a buona parte dei dialoghi. La fobia di Chalmers per gli angoli resta appena accennata nel comprimere un’azione che “racconta” assai più che “mostrare” tramite effetti grafici, ridotti al minimo, amalgamati con la mossa fotografia anticata in bianco e nero.

La versione integrale del video, della durata di venticinque minuti circa, è disponibile anche in MySpace.




3 commenti:

Davide Mana ha detto...

La dimostrazione che con due lire e una buona idea (e tanta facciatosta) è possibile fare qualcosa di buono.

Grazie della segnalazione!

J.Z. Herrenberg ha detto...

Hi, Andrea! Your blog looks beautiful and very classy. I can read a tiny bit of Italian, enough to see that you are doing an excellent job of introducing writers, illustrators and artists to an Italian audience. Well done! (And - grazie for 'following' my Dutch blog you won't be able to read...)

Andrea Bonazzi ha detto...

:-D Fuortunately, there are some automatic translators on the web!
Thank you, Johan!