venerdì 30 novembre 2012

Note a “Il villaggio nero. Racconti fantastici” di Stefan Grabiński


La raccolta Il villaggio nero. Racconti fantastici di Stefan Grabiński che ho tradotto e curato per Edizioni Hypnos è uscita nel novembre del 2012, priva tuttavia – per disguido tecnico – dell’apparato di note man mano compilato in corso d’opera e posto a pié di pagina di diversi racconti, della presentazione di Miéville e della breve bio-bibliografia. Nulla di assolutamente indispensabile: per lo più annotazioni intese a chiarire riferimenti e parole alquanto inusuali per la maggior parte dei lettori, ma anche indicazioni di un utilizzo dell’italiano nel testo originale, fonti di citazione, qualche chiarimento su una dedica e su particolari scelte dell’autore, o della traduzione.

Per questo penso non sia del tutto inutile proporre tali annotazioni qui, “in separata sede” ma pur in qualche modo disponibili alla curiosità dei “pochi ma buoni” interessati alla collezione narrativa, la prima dedicata in italiano a uno scrittore nel nostro Paese ancora largamente sconosciuto.

Le annotazioni corredavano solamente alcuni testi del libro, qui indicati per titolo e nell’ordine dell’Indice. In neretto il termine o la frase a cui la nota fa riferimento.

Guardando i treni che passano, di China Miéville

  • Minerva PressCelebre casa editrice londinese specializzata nel romanzo gotico e sentimentale, attiva tra la fine del Settecento e gli anni 20 del successivo secolo.
  • Il castello d’OtrantoHorace Walpole, The Castle of Otranto, 1764: il capostipite del gotico letterario.
  • Dedalus Book of Polish FantasyA cura di Wiesiek Powaga, The Dedalus Book of Polish Fantasy, 1996: antologia del fantastico in Polonia dal periodo romantico sino al post-comunismo.
  • “Nello scompartimento”“W przedziale”, 1919, non inclusa nel presente volume ma reperibile in italiano nella versione di Andrea Bonazzi su Hypnos #8, Hypnos Edizioni, primavera 2011.
  • The Dark DomainTraduzione e cura di Miroslaw Lipinski, The Dark Domain, 1993, rist. 2005: la prima raccolta in lingua inglese di Grabiński. In seguito appariranno i volumi The Motion Demon, 2005, traduzione di Lipinski dell’originale Demon Ruchu (1919), quindi In Sarah’s House, 2007, nella versione di Wiesiek Powaga, e l’ultimo On the Hill of Roses, 2012, ovvero Na wzgórzu róż (1919), ancora tradotto da Lipinski.

Il demone del movimento
  • TrabucoTipologia di sigaro cubano, grosso e corto.
  • VergnügungsbahnlinienVergnügungsbahn Linien. In tedesco, linee ferroviarie panoramiche, adatte ai viaggi di piacere.

L’engramma di Szatera
  • akashaTermine sanscrito per definire l’etere. Nell’induismo, l’essenza base d’ogni elemento del mondo materiale.

Saturnin Sektor
  • “Non è una bella idea, questa del tempo? Lo hai letto il celebre viaggio di quel noto scrittore inglese?”Herbert George Wells, La macchina del tempo (The Time Machine), pubblicato nel 1895.

Il villaggio nero
  • kilimTappeti orientali decorati e lisci, realizzati a tessitura piana anziché annodati secondo la consueta lavorazione.
  • burnusAmpio e lungo mantello delle popolazioni arabo-berbere, spesso munito di cappuccio.

Lo sguardo
  • sumakTappeto orientale a tessuto piatto, realizzato con particolare tecnica che intreccia sull’ordito i fili colorati della trama.
  • spongia vulgarisDenominazione latina in realtà legata all’uso medico della Phylum Porifera, la spugna di mare.
  • idreGenere di animali pluricellulari a simmetria radiale, generalmente acquatici, compresi nella tipologia dei celenterati nominati poco oltre.
  • iperestesiaEccitabilità esagerata sia nella sensibilità tattile, termica o dolorifica che in quella specifica di olfatto, udito e vista.

L’amante di Szamota
  • Genesi 2:22-24 [citazione] – La Bibbia, Versione Riveduta di Giovanni Luzzi, 1927.
  • Policleto (Argo, 480 a.C. – 420-410 a.C.), scultore e bronzista, una delle massime figure della scultura greca del periodo classico.
  • Juno stolata Latino per “Giunone stolata”. Nell’antica Roma, la stola è l’abito lungo e pieghettato che ogni onorabile matrona indossa sulla tunica, da qui “mulier stolata” a indicare la donna romana nell’eccellenza delle sue migliori qualità.
  • giallo anticoIn italiano nel testo, nome di una pregiata varietà di marmo ornamentale color giallo.
  • Odi Profanum VulgusQuinto Orazio Flacco, Odi, III, 1,1: “Odi profanum vulgus, et arceo” (Odio il volgo ignorante, e me ne tengo lontano).
  • Trabucovedi nota [ne “Il demone del movimento”].
  • carissima!In italiano nel testo.

A casa di Sara
  • un casto Giuseppe!La Sacra Bibbia, Genesi 39:6-20. Schiavo in Egitto, il patriarca Giuseppe resiste ai tentativi di seduzione della moglie del suo padrone Putifarre.
  • une femme charmanteIn francese nel testo: “una donna di fascino”.
  • Villa TofanaIl riferimento implicito è alla figura di Giulia Tofana, o Toffana, giustiziata a Roma nel 1659 come avvelenatrice e per aver fornito un veleno, la cosiddetta “acqua tofana”, ad altre donne che come lei l’avrebbero usato per rendersi vedove.
  • dervisciMistici e asceti nelle confraternite islamiche Sufi, fra le cui pratiche c’è la ricerca dell’estasi attraverso una vorticosa danza roteante.
  • – [Primo Libro dei Re, citazione] – La Sacra Bibbia, I Libro dei Re 1:7-8, versione italiana dalla “editio princeps” CEI, 1971.
  • – [Libro di Tobia, prima citazione] – La Sacra Bibbia, Tobia 3:7-8, dalla “editio princeps” CEI, 1971.
  • – [Libro di Tobia, seconda citazione] – La Sacra Bibbia, Tobia 6:10-18, dalla “editio princeps” CEI, 1971, con le stesse omissioni praticate nel testo da Grabiński.

Il Bianco Lemure
  • Dedicato a Józef JedliczJózef Jedlicz, pseudonimo di Józef Kapuścieński (1878-1955), autore e giornalista polacco. Amico di Grabiński, scrisse per lui una prefazione alla seconda edizione 1922 della raccolta Demon Ruchu.
  • San FlorianoFloriano di Lorch, soldato romano, martire il 4 maggio del 304. Secondo tradizione, spense miracolosamente l’incendio di una casa. In molti paesi è protettore di chi affronta i rischi del fuoco, come gli spazzacamini per la combustione improvvisa dei residui di carbone.
  • Bianco Lemure!Bialy Wyrak nel testo originale. Il termine wyrak indica in polacco un tipo di primate notturno dello stesso genere del lemure, compreso il tarsio e il loris, ma viene oggi applicato in zoologia alla sola famiglia dei tarsi. L’elusivo animale deve ovviamente il nome ai lemures degli antichi romani, le ombre o spiriti notturni e malevoli dei morti.

La storia del becchino
  • FoscaraLocalità di fantasia. L’autore visiterà l’Italia soltanto nell’estate del 1927, cinque anni dopo la pubblicazione del racconto, vedendo Roma e trattenendosi a Venezia.
  • Satanae opus turpissimum, seu coemeterii Foscarae, regia urbis profana violatio“De le turpissime opre di Satana, ovvero in profana violazione del cimitero della regia città di Foscara”. In corretto latino: De turpissimis operis Sathanae seu coemeterii Foscarae regia urbis profana violatio.
  • FalernoCelebre vino dell’antichità classica, prodotto nell’Agro Falerno, l’odierna Campania settentrionale. Nell’uso letterario, sinonimo di vino prelibato.
  • lazzaroneIn italiano nel testo.
  • mulino della setaImpianto preindustriale per la torcitura del filo di seta, dal sec. XIV su grandi filatoi mossi da ruota idraulica.
  • studi anatomici; un certo anziano professore di PadovaIl più antico “teatro anatomico” stabile al mondo, per le lezioni di anatomia tramite la dissezione di cadaveri, fu istituito presso l’Università di Padova ma soltanto nel 1594.
  • gli strumenti dei loro antenatiOltre che a definire (in una delle possibili accezioni) gli “antenati”, il termine polacco dziady adoperato nel testo originale indica anche la cosiddetta “veglia degli antenati”: un antico rito popolare degli slavi e i baltici derivato da tradizioni slave pre-cristiane, consistente nel raccogliere le persone per entrare in contatto con le anime dei morti e conquistarsene il favore.

La vendetta degli elementali
  • donnerstagIl giovedì in tedesco, letteralmente “giorno di Donar”, il “dio del tuono” come appellativo di Thor.
  • thursdayIl giovedì in inglese, dall’anglosassone Þunresdæg, “giorno di Thunor” ovvero Thor, il “dio del tuono”.
  • giovedì, jueves e jeudiIl giovedì citato nel testo rispettivamente in italiano, francese e spagnolo, tutte lingue neolatine.
  • AvventoNel calendario liturgico, le quattro settimane di raccoglimento che preludono al Natale.

Nota bio-bibliografica
  • Karol Irzykowski (1873-1944), scrittore polacco, critico letterario e cinematografico. Membro dell’Accademia delle Lettere, tenne rubriche alla radio e sulla Rocznik Literacki. Irzykowski promosse l’opera di Grabiński e fu determinante nel fargli ottenere il premio letterario di Leopoli nel 1931.
  • Enrico Damiani (1892-1953). Slavista, critico e traduttore, fu professore universitario a Roma e Napoli e docente di letteratura italiana all’Università di Sofia.
  • I narratori della Polonia d’oggiEnrico Damiani, I narratori della Polonia d’oggi, Piccola biblioteca slava III, Istituto per l’Europa Orientale, Roma, s.d. [1928].
  • Hypnos #8, Hypnos Edizioni, primavera 2011, comprendente il saggio introduttivo di Andrea Bonazzi “Stefan Grabiński. Lunga amnesia italiana per un grande autore del fantastico”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ottimo lavoro andrea...utilissimo! ed è proprio un grande scrittore!!
gino