martedì 2 ottobre 2007

H.P. Lovecraft in Svizzera: "Una mostra di cose indicibili"


Il 2007 è stato l’anno del settantesimo anniversario della scomparsa di Howard Phillips Lovecraft (1890-1937), un anno che ancora continua a proporre celebrazioni più o meno sincere o interessate, con un fiorire d'iniziative editoriali che se da un lato commemorano il Gentiluomo di Providence, ne festeggiano d’altra parte la scadenza del diritto d’autore, proprio ai 70 anni dalla morte come previsto dalla legislazione italiana, tuffandosi a pesce (o a "uomo-pesce", per restare dalle parti di Innsmouth) sulla pubblicazione di qualunque cosa porti il suo sempre più popolare ma or finalmente sfruttabile nome in copertina.

Una più originale e seria commemorazione di Lovecraft a livello internazionale arriva invece dal centro dell’Europa, dall’apparentemente sonnacchiosa Svizzera dove ha sede, dal 1976, l’unico e solo museo mondiale della Science Fiction, La Maison d'Ailleurs o “Casa dell’Altrove.”
La struttura espositiva, che vanta una biblioteca di quarantamila titoli tra volumi, riviste e pubblicazioni specializzate, si trova a Yverdon les Bains, località termale situata sul lago di Neuchâtel a ventinove chilometri da Losanna.

La Maison d'Ailleurs inaugura sabato 27 ottobre una mostra dal titolo L'expo qui rend fou; H.P. Lovecraft et le livre de raion, in inglese An Exhibition of Unspeakable Things ovvero “Una mostra di cose indicibili”.

L’esposizione, che dovrebbe concludersi ad aprile, riunisce decine di artisti da ogni parte del globo nel comune progetto di illustrare, con opere originali, un brano ciascuno dal Commonplace Book, il taccuino sul quale H.P. Lovecraft nel corso di una vita annotò i propri spunti e frammenti narrativi, idee e suggestioni per nuovi e spesso mai realizzati racconti (edizione italiana, ormai introvabile: Diario di un incubo. Taccuini 1919-1935, Mondadori 1994). Un progetto che vede coinvolti nomi famosi accanto a meno note ma altrettanto apprezzate personalità dell’illustrazione di genere, da un Hans Ruedi Giger a un mostro sacro del fumetto come Caza, sino agli ormai classicamente lovecraftiani John Coulthart e Paul Carrick.

Nel corso della manifestazione saranno inoltre presentati The Call of Cthulhu, film muto realizzato nel 2005 dalla H.P. Lovecraft Historical Society, e il documentario Le cas Lovecraft: toute marche mystérieuse vers un destin (1999) di Patrick Mario Bernard e Pierre Trividic. Una sala d’ascolto verrà allestita dalla stazione radiofonica Sonar/Espace 2, e verranno proposte interactive fictions, ovvero giochi narrativi interattivi, appositamente create da Jon Ingold (Dead Cities), Peter Nepstad (Ecdysis), David Whyld (The Cellar), Eric Forgeot, Hugo Labrande, JB, Samuel Verschelde e Jean-Luc Pontico (Lieux Communs), oltre che Ruben Nieto, Juan Saldalgo, Santiago Eximeno, Javier Carrascosa e Pablo Martínez Merino (El Museo de las Consciencias).

In preparazione anche un catalogo della mostra, volumetto rilegato di 128 pagine che alle novanta illustrazioni previste abbinerà testi di Terry Bisson, David Collin, Paul Di Filippo, Eugène, Valerio Evangelisti, Jacques Finné, Jeffrey Ford, Philippe Forêt, Pierre-Yves Lador, H.H. Løyche, James Morrow, Christopher Priest, Lucius Shepard, Norman Spinrad e Ian Watson.

Nell’attesa di una presentazione ufficiale, ecco infine il completo e chilometrico elenco alfabetico degli artisti: Albertine; Albin; Aeron Alfrey; Sylvain Amacher; Fred Bastide; Jose Antonio Bautista; Bénédicte; Noah Berlatsky; Stephan Bersier; Bertschy; Christian Bili; Enrique Bonet; Eric Braün; Benjamin Bron; Gabriel Br.; Giacomo Carmagnola; Paul Carrick; Caza; Daniel Ceni; Jean-Michel Cholette; Gilles Christinat; Cosey; John Coulthart; Marc Da Cunha Lopes; Brendan Danielsson; Guy Davis; Antoine Déprez; René Donais; Randy DuBurke; Antoine Duplan; Kevin Evans; Léonard Felix; Deak Ferrand; Grégoire Fontana; Mathias Forbach; Fufu Frauenwahl; Fritz & Ángel Olivera; Hugues Lapaire; Stephan Gaudin; Gess; H. R. Giger; Thomas Gilbert; Goomi; Gnot Guedin; Antoine Guex; Alban Guillemois; Gwabryel; Karen Ichters; Anna-Maria Jung; Julien Kaeser; Jean-Philippe Kalonji; Thomas Koenig; Körner Union; Krum; Muriel Liénard; Guillaume Long; Denis Martin; Guillaume Mayor; Laurent Mettraux; Berivan Meyer; Yves Milet-Desfougères; Monsieur Mishimoto; Mix & Remix; Fabian Moreillon; Sebastián Mulero; Jason Murphy; Julien Noirel; Johan Nowasad; Noyau; David Paleo; Fernando Pascual; Nancy Peña; Yann Perrelet; Stéphane Pichot; Nicolas Pitz; Plonk et Replonk; Alexandre Pointet; Mark Prent; Björn Quiring; Richard Raaphorst; Nadia Raviscioni; Jeff Remmer; Émile Roduit; François Rouiller; Jérémie Royer; David Saavedra; Patrick Saradar; Rick Sardinha; Irène Schoch; Andrés Soria; Laurence Suhner; Erwann Surcouf; Olivier Texier; Jason Thompson; Tom Tirabosco; Tito; Régis Tosetti; Walder; Anne Wilsdorf.

L'expo qui rend fou; H.P. Lovecraft et le livre de raison.
An Exhibition of Unspeakable Things; Works inspired by H.P. Lovecraft's Commonplace Book.
inaugurazione sabato 27 ottobre 2007, ore 18.00
La Maison d'Ailleurs
Place Pestalozzi 14
1401 Yverdon les Bains
Svizzera

Per informazioni: www.ailleurs.ch

2 commenti:

Studi Lovecraftiani ha detto...

Scopro sempre qualche novità sul tuo blog, And... grazie come sempre! Interessante il catalogo che si prospetta per la mostra "indicibile", chissà se ci sarà un modo per procurarselo...
By the way, appena trovo un po' di tempo ti scrivo una mail privata e ti segnalo anch'io qualche novità. A presto, P.

Andrea Bonazzi ha detto...

Sul sito del museo non c'era ancora nulla, ma direttore Patrick Gyger rispondeva in commento blog su 14theditch.livejournal.com:

"The museum is definitely releasing a catalogue, to be out just before the exhibit (opening Oct. 27th), so it might be a little tight for the World Fantasy Con, but we'll do our best. The book is small format, hardcover, 128 pages, with illustrations. Available from the museum (maison@ailleurs.ch)."

Quindi appena lo rendono disponibile andremo a chiedere alla Maison d'Ailleurs...