martedì 19 febbraio 2008

Sweeney Todd. Il diabolico barbiere di Fleet Street


Tra i segreti più paurosi di Londra si nasconde la storia di un misterioso assassino. Un uomo di nome Sweeney Todd, un mostro capace di occultare le sue insane passioni dietro l’insegna di un’innocua bottega di barbiere in Fleet Street. Proprio qui diverse persone scomparse sono state viste per l’ultima volta: uomini andati a ingrossare le fila dei fantasmi dopo aver incontrato Sweeney Todd. Più sanguinario di Jack lo squartatore e più crudele di Mr. Hyde, Sweeney Todd non uccide in preda a un impulso efferato o agli effetti indesiderati di un farmaco ma, con fredda determinazione, toglie la vita al prossimo per soddisfare la sua sete di denaro e per adempiere a un terrificante rituale: dopo aver smembrato il corpo delle vittime a colpi di rasoio, infatti, il barbiere di Fleet Street consegna i resti di chi ha ucciso a una complice, che provvede a occultarli grazie a uno stratagemma bestiale. Capolavoro della letteratura gotica, «Sweeney Todd», con le sue gesta sanguinarie, ha anticipato il «Dracula» di Stoker e il «Frankenstein» di Mary Shelley [*], aggredendo le ipocrite convenzioni della letteratura e della società vittoriana. Dopo numerosi musical che hanno avuto uno straordinario successo, nel 2007 Tim Burton si è ispirato a questo personaggio per un film in cui Sweeney Todd è interpretato da Johnny Depp.
[*] Riporto la quarta di copertina così com'è... anche se in effetti sarebbe un po' complicato "anticipare" il Frankenstein scritto ventotto anni prima.

Senza l’allettante richiamo dell’omonimo film di Tim Burton difficilmente il lungo romanzo popolare di Sweeney Todd avrebbe trovato un’edizione italiana, rimanendo nel limbo degli inediti assieme a molta altra (forse più meritevole) letteratura vittoriana fra il tramonto del gotico e la nascita dell’horror moderno.

Tradotto da Anna Lamberti-Bocconi e Francesca Sansoni, Sweeney Todd. Il diabolico barbiere di Fleet Street (The String of Pearl, or The Sailor’s Gift, 1850) è l’adattamento in “soli” trentanove capitoli della versione originale The String of Pearls: A Romance, pubblicata a puntate settimanali sulla rivista The People’s Periodical and Family Library tra il novembre 1846 e il marzo 1847. Cura il volume Cristiano Amati, che ne firma la ricca postfazione riassumendo le vicende storiche dalle quali troverebbe origine la storia, con le sue fortune editoriali ottocentesche.

Secondo la ricostruzione di Peter Haining nel suo saggio Sweeney Todd: The Real Story of the Demon Barber of Fleet Street (1993), Todd, vero prototipo di serial-killer, sarebbe stato giustiziato a Londra nel 1801 dopo centinaia di omicidi a scopo di rapina. Una doppia poltrona da barbiere, ai capi opposti di una piattaforma ribaltabile, si rivelava trappola mortale per le sue vittime, precipitate a rompersi il collo nel seminterrato e finite a colpi di rasoio mentre, capovolgendosi la piattaforma, una poltrona vuota sostituiva l’altra alla vista del negozio. Spogliati di tutto, i corpi dei malcapitati venivano poi “smaltiti” dalla complice Miss Lovett la quale, guardacaso, in un vicino negozio produceva succulenti meat pies... ovvero pasticci di carne.

La vicenda non troverebbe in realtà oggettivi riscontri nelle cronache dell’epoca, riunendo piuttosto suggestioni tratte dalla cronaca nera europea insieme a tutta una serie di tipiche leggende metropolitane, diffuse dalla nascente stampa popolare e infine cristallizzate nella letteratura “bassa” e sensazionale dei Penny Dreadfuls.

Letteratura economica e di largo consumo per le classi lavoratrici, i romanzi serializzati in fascicoli da un penny si affermarono in Inghilterra negli anni 40 del secolo, proponendo copertine sgargianti per contenuti ancor più a sensazione: storie nere, magari truculente, appassionanti e morbose quanto bastava per solleticare la curiosità del lettore senza troppo turbarne la morale. I classici del Romanzo Gotico sono fra i primi a esservi diffusi, con Il monaco (The Monk, 1796) di Matthew Gregory Lewis a rappresentarne un ideale di orrore e trasgressione a buon mercato, brivido erotico non escluso.

Saccheggiati e imitati gli orrori gotici, i penny bloods, come pure venivano chiamati, iniziarono a farsene eredi pubblicando nuovi serial, opere più o meno frettolosamente composte seguendo l’umore del pubblico, ma finalmente “originali” per quanto ripetitivi e stereotipati nelle formule e nei canoni. Certo non memorabili o particolarmente degne di recupero, con qualche eccezione a far da precursore a successivi e più rilevanti sviluppi.

Nella scuderia di anonimi scrittori che per l’editore Edward Lloyd si alternarono sulle pagine di Sweeney Todd figurano l’inglese Thomas Preskett Prest (1810?-1859), cui si attribuisce talvolta la principale paternità del romanzo, e lo scozzese James Malcolm Rymer (1814-1884), ognuno dei quali alternativamente indicato, secondo diverse attribuzioni, come autore di Varney the Vampire, or The Feast of Blood. Pubblicato tra il 1845 e il ’47, Varney è tra i più longevi e forse il più noto dei penny dreadfuls, rivalutato nel secolo scorso, antesignano e modello del Dracula di Stoker. Proprio sulla scia del Bram Stoker’s Dracula di Coppola, come ora per il barbiere cinematografico di Burton, nel 1993 ne uscì in italia la breve selezione Varney il vampiro curata da Fabio Giovannini per l’editrice Datanews.

Oltre al curioso squarcio di pulp vittoriano che l’opera in sé rappresenta, ci resta una storia nerissima, un impianto di chiara derivazione gotica pur senza alcun elemento fantastico se non forse nello stesso “eccedere” della vicenda. Inframmezzato da alcune digressioni tipiche sia del periodo che dello stile seriale, con una parallela trama romantico-avventurosa che porterà alla punizione dei colpevoli sulle tracce della collana che dà il titolo originale al romanzo, Sweeney Todd. Il diabolico barbiere di Fleet Street si ravviva intorno alla ghignante figura “maledetta” del suo protagonista. Con la sua fredda mancanza di scrupoli; gli spettacolari trabocchetti meccanici; le macchinazioni per segregare in manicomio l’innocente perseguitato” di turno, e i particolari macabri dell'aberrante attività criminosa: sempre suggeriti senza violare i limiti dell’esplicito, quasi sottintesi in aperta complicità col lettore.

Per chi volesse dare un'occhiata al testo originale, una versione e-text dell'edizione 1846 di The String of Pearls è disponibile sulle pagine dedicate del sito victorianlondon.org.

Sweeney Todd. Il diabolico barbiere di Fleet Street
Anonimo
collana Biblioteca Economica Newton, Newton Compton Editori, 2007

brossura, 336 pagine, Euro 5,00
ISBN: 978-88-541-0989-6


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