lunedì 14 aprile 2008

Kull esule di Atlandide


In un tempo lontanissimo, quando Atlantide era un regno di barbari e la civiltà prosperava nel continente di Thuria, un uomo emerse dalle nebbie di sangue per imporre la sua volontà con l'ascia: Kull. Ma colui che diventerà l'usurpatore di Valusia non è solo un grande avventuriero, un guerriero senza pari, è anche e soprattutto un esule in cerca di libertà, perseguitato dall'ombra cupa della stregoneria. Un barbaro che cammina con la morte al fianco...

In edicola come supplemento a Urania Mondadori, Kull esule di Atlantide è l’edizione italiana del volume Kull: Exile of Atlantis, ultima e definitiva versione del primo ciclo di fantasia eroica di Robert Ervin Howard, pubblicata nel 2006 presso l’editrice americana Del Rey a cura di Steve Tompkins e Patrice Louinet con un approccio filologico inteso a ripristinare i testi originali come lasciati dall’autore: quattordici tra racconti completi e semplici frammenti, più una poesia e ulteriore miscellanea, composti dallo scrittore texano fra il 1926 e il ’30.

Viene così proposto l’intero corpus narrativo dedicato al barbaro usurpatore del trono di Valusia, antesignano e prototipo del più celebre e successivo Conan. Personaggio più antico anche per ambientazione, in un’epoca che precede l’Era Hyboriana del cimmero; stilisticamente forse meno maturo, sviluppato agli inizi di una breve ma intensa carriera letteraria che porterà Howard a fondare in pratica la moderna heroic fantasy americana, applicando una robusta dose di azione e realismo a un genere sino allora rappresentato tra il medioevo fantastico, idealizzato e cavalleresco di William Morris e quello ironicamente allegorico di James Branch Cabell, fino all’esotismo senza tempo di Lord Dunsany.

Un tratto adolescenziale di Kull lo si legge nellostentato distacco dalle donne e, a differenza di altri protagonisti howardiani, nel suo continuo interrogarsi, con la tendenza a filosofeggiare sempre immerso in una visione disincantata e cosmica della realtà che lo circonda. Un eroe fin troppo pensieroso per i canoni delle riviste pulp del periodo, visto che tre soli racconti della serie furono allora accettati per apparire su Weird Tales: nell'ordine, Il regno fantasma (The Shadow Kingdom, agosto 1929), Gli specchi di Tuzun Thune (The Mirrors of Tuzun Thune, settembre 1929) e Regni della notte (Kings of the Night, novembre 1930).

Il ciclo di Kull nel suo complesso aveva trovato stampa soltanto nel 1967, pesantemente editato da Lin Carter per Lancer Books, col merito indubbio di riscoprire l’opera di R.E. Howard ma drasticamente intervenendo sui testi fino a scrivere interi racconti sulla base dei brevi spunti disponibili. Solo dalla metà degli anni 80 successive riedizioni presero a ristabilire l’integrità degli scritti, senza liberi adattamenti né “collaborazioni postume” di sorta.

E sull’edizione Lancer si basava la sempre ottima traduzione di G.L. Staffilano in Kull di Valusia (Editrice Nord, 1975 e ’93), poi riproposta nel quinto volume di Tutti i cicli fantastici di Robert E. Howard (Grandi Tascabili Economici Newton, 1995) sostenendo di aver “tagliato via tutto il materiale spurio” ma limitandosi all’esclusione dei tre frammenti elaborati da Carter, senza recuperare gli originali mancanti.

Traduzione e cura di Kull esule di Atlantide sono affidate a Giuseppe Lippi, che firma anche la nota sull’autore. L’introduzione è di Tompkins, mentre un saggio di Louinet sulla Genesi del barbaro di Atlantide precede un breve intervento di Laura Serra nel concludere la raccolta, completata in appendice con ulteriori brani superstiti da alcune storie giovanili che precedono e probabilmente influenzano quelle di Kull, e le prime bozze e stesure di tre dei racconti. Notevole infine la copertina classicheggiante di Victor Togliani, con un Kull il cui elmo richiama il sinistro “Death Dealer” di Frazetta tante volte raffigurato sui tascabili statunitensi di Bob Howard.

Ghiotta occasione per gli appassionati italiani che trovano economico accesso alla più completa e corretta versione di un vero classico del genere, non fosse per l’autentica caccia al tesoro che una distribuzione un po’ rarefatta e avventurosa costringe a fare, volendo reperire il volumetto, persino nelle edicole dei grandi centri urbani.

E ancora una volta l’imMondadori tratta da mera merce la letteratura di genere, sfornando un altro formato Urania Fantasy con tanto di numerazione che riparte da 1. Di nuovo.
Il numero 1 di Urania Fantasy apparve nel 1988, esordio di una collana che sopravvisse fino alla settantanovesima uscita nel 1995, poi già nel 2001 un’altra serie Urania Fantasy era ripartita da 1 con saltuarie pubblicazioni per terminare, nel 2006, col numero 9.
Ora, un ennesimo numero uno, il quale potrà pure aver senso per l’imperscrutabile contabilità aziendale, ma lascia scambiare per “nuova collana
quel che è in realtà un solito supplemento senza alcuna regolarità di uscita.

Kull esule di Atlantide
Robert E. Howard
Urania Fantasy 1, Mondadori (supplemento a Urania n. 1535), aprile 2008
brossura, 336 pagine, Euro 4,50


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