Vive a Palermo, ma preferisce da qualche tempo soggiornare tra i felidi della città di Ulthar. E non ama le note biografiche. Meglio lasciar parlare i suoi pennelli, coi linguaggi dell’olio e dell’acrilico e i dialetti delle tecniche miste sui più svariati supporti: tela, legno, circuiti stampati. La pittura di Ursula Equizzi ha parecchio da raccontare una volta arrivati al punto in cui la realtà si trasforma in qualcos’altro, in un “non reale” che, per citare J.R.R. Tolkien, si fa azione razionale e consapevole della fantasia: “Fantasy is a rational not an irrational activity” (in On Fairy-Stories, 1939).
Suoi quadri e disegni sono apparsi su diverse pubblicazioni, hanno illustrato copertine e interni del gioco di ruolo italiano Sine Requie, hanno vinto concorsi nazionali come quello legato all’uscita del film Underworld, sono stati proiettati in un On-screen Art Show nel corso dello H.P. Lovecraft Film Festival di Portland nel 2003.
Ursula ha realizzato i suggestivi dipinti lovecraftiani le cui ravvicinate inquadrature rendono da sole efficaci certe scene del film Road to L. (2005) e del precedente falso documentario H.P. Lovecraft. Ipotesi di un viaggio in Italia (2004). Ancora per lo schermo, ha disegnato gli inquietanti “poliploidi” del mediometraggio R.A.C.H.E. (2005) di Mariano Equizzi, tratto dalla narrativa di Valerio Evangelisti.
Il suo sito Unreart - Unreal Art attende sempre di essere aggiornato, tempi felini e popolazione ulthariana permettendo. Ci sono pennelli che molto hanno ancora da dire.
Galleria: sito web ufficiale unreart.net.
Nessun commento:
Posta un commento