martedì 7 ottobre 2008

Patrick Chaudesaigues, “psicorealismo” e bestiari vegetali



Il quarantaseienne francese Patrick Chaudesaigues vive a Brive-la-Gaillarde, nella regione del Limosino, dove esercita l’attività di tatuatore oltre a quelle di pittore, disegnatore e scultore. Diverse le tecniche adottate, dalle fusioni e assemblaggi in scultura sino al disegno, il dipinto a olio o in acrilico e negli ultimi anni, infine, il digitale quale mezzo espressivo preferito. Dal 2000 l’artista segue un proprio definito stile personale, in quel che lui stesso così definisce come Psychorealisme:

“Lo psicorealismo, attraverso le proprie rappresentazioni «esuberanti» e percepite come al di là del reale, si lascia spesso confondere col surrealismo (non ne sarebbe comunque un parente stretto?). Le sue immagini non vogliono sottomettersi alla volontà dell’autore che cerchi di sovrintendere a ciascuna loro manifestazione: un’idea concreta e cosciente (per quanto possibile). Se lo psicorealismo distorce, fonde, riunisce e contrappone volontariamente improbabili realtà, ciò è per necessità e non per il gusto d’una composizione spettacolare, aleatoria, o sotto l'influsso specifico di pura associazione d’idee. La forma dovrebbe restare al servizio di questa idea, del contenuto, il che definirebbe necessariamente un’opera psicorealista”.

Gallerie: sito ufficiale www.patrick-chaudesaigues.com; pagina e album personale su MySpace.


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