martedì 23 dicembre 2008

Le icone surreali di Jeroen van Valkenburg



Nato nel 1973 a Leida, città ove risiede e lavora, il pittore olandese Jeroen van Valkenburg trae ispirazione dagli antichi miti e dalle saghe incontrate nel corso dei propri studi in archeologia presso l’Università di Leida, in special modo le storie dell’epoca vichinga fra il IX e l’XI secolo, principalmente interessandosi agli aspetti mistici e religiosi di tale cultura.

Autore di diverse copertine discografiche, soprattutto in ambito metal per band come Bal-Sagoth e Stalaggh, i suoi dipinti a olio su tela si possono talvolta intendere, sempre secondo la nota biografica dell’artista, come “icone di divinità da tempo dimenticate.” Figure surreali a trascendere in forme fantastiche l’umano, alternate o fuse a vivi paesaggi alieni animati in densi e quasi monocromatici giochi di luce.

Gallerie: sito ufficiale jeroenvanvalkenburg.exto.nl; pagina dedicata in Surrealism Now; spazio personale su MySpace.




2 commenti:

Anonimo ha detto...

ogni volta che vengo qui mi fai scoprire cose nuove e meravigliose... questo artista è volutttuosamente surreale, come piace a me..
buonanno Andrea..
M_

Anonimo ha detto...

Io invece lo conoscevo già, grazie proprio agli Stalaggh. Tra quelli che mi hanno colpito di più, "Irminsul" e "Under ein blodraud maane" (album dei Manes, tra l'altro). Molti dei suoi disegni di paesaggi sono monocromatici e presentano una luminosità, spesso al centro, particolari che ne rivelano subito l'autore. Fantastico...