giovedì 12 marzo 2009

The Dark Screen. Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo


Nessun personaggio, reale o di fantasia, ha conosciuto più trasposizioni sullo schermo – cinematografico o televisivo – del Conte Dracula. La creatura di Bram Stoker precede di gran lunga, in tale primato, Sherlock Holmes (insediato saldamente al secondo posto). Quali i motivi di un successo così clamoroso e longevo? Come si è evoluta la figura del Principe delle Tenebre dagli albori del cinema all’era degli effetti speciali? Qual è il filrouge che lega cineasti e interpreti tanto diversi tra loro, sconfinando nel musical, nel porno, nella pubblicità? The Dark Screen non è, attenzione, uno dei soliti libri di cinema, ricchi di foto e illustrazioni cucite insieme con un commento più o meno originale e corredate da un elenco di “schede” che oggi ogni fan può autonomamente (e gratuitamente) scaricarsi da Internet. Qui, il mito è analizzato nelle sue radici più remote e passato in rassegna in maniera completa e rigorosa, con competenza profonda e amore sviscerato, componendo un quadro di insieme probabilmente unico nell’ambito della saggistica su Dracula. Un’opera che affascina come un romanzo e che, nel contempo, fornisce allo studioso e al semplice appassionato una “summa” destinata a uscire dai confini nazionali e a proporsi come vera e propria pietra miliare nella lunga e variegata produzione letteraria dedicata al Signore dei Vampiri.”

Fin qui la nota editoriale sul risvolto di copertina del volume, conclusa certo in ottica promozionale assai più che illustrativa rispetto ai contenuti. Pure, questo corposo saggio firmato da Franco Pezzini e Angelica Tintori per la Gargoyle Books si rivela in effetti un vero monumento monografico, il più esteso e completo dedicato alla particolare figura del vampiro Dracula, mostro e seduttore a un tempo, attraverso il cinema, la televisione e lo spettacolo.

In oltre settecento pagine, The Dark Screen. Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo si concede tutto lo spazio e il tempo necessari per esaminare a fondo il personaggio, e il suo mutarsi in icona popolare, partendo dalle radici letterarie nel romanzo di Bram Stoker, pubblicato nel 1897, a percorrerne la rappresentazione – fra adattamento, citazione, parodia e reinvenzione – dal palcoscenico alla celluloide sino agli schermi TV, secondo le istanze e la lettura simbolica dei propri tempi in oltre un secolo d’inestinta, anzi intensamente attiva “non-morte”.

Una visione critica felicemente integrata da un vivace approccio descrittivo, fra sinossi e riassunto visuale nei dettagli, passo a passo rievocando i tratti salienti di opere non sempre o necessariamente note, né altrimenti accessibili a chi legge, appassionato o meno di tal genere.

Il libro, aperto da un’introduzione del critico cinematografico Alberto Farina, correda i propri diciotto capitoli con un buon apparato di note e con l’indispensabile quanto dettagliato indice dei titoli citati, a precedere la bibliografia conclusiva. Sedici tavole commentate e illustrate fuori testo raccolgono invece una consistente iconografia tra foto di scena e inquadrature, a colori e in un bianco e nero anticato in toni ambrati.

Di Franco Pezzini, nome noto e ricorrente fra i più seri studi critici sul fantastico nella letteratura e nel cinema, sono da ricordare i precedenti altri saggi “vampirici” Cercando Carmilla. La leggenda della donna vampira (Ananke, 2000) e, scritto con Arianna Conti, Le vampire. Crimini e misfatti delle succhiasangue da Carmilla a Van Helsing (Castelvecchi, 2005). Di Angelica Tintori sono Michael Crichton – Medici, dinosauri & Co. (PuntoZero, 2000) e Star Trek: uno specchio dell’America (Delos Books, 2004).

The Dark Screen
Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo

Franco Pezzini e Angelica Tintori
Gargoyle Books, 2008
Rilegato, 16 tav. illustrate fuori testo, 702 pagine, Euro 19,00
ISBN 978-88-89541-28-9

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