In attesa che il Solomon Kane cinematografico finalmente possa raggiungere le sale, non è impossibile, vagando per la rete, imbattersi in altre filmate incarnazioni del cinquecentesco spadaccino puritano del Devon nei racconti di Robert Ervin Howard, in una delle sue storie weird fra l’esotico, l’avventuroso e il sovrannaturale.
Elaborato e diretto dall’artista digitale americano Lucas Knight, nel 2007 sotto le insegne della Mystic Hammer Productions, il breve Solomon Kane. The Return of Sir Richard Grenville è un appassionato omaggio all’omonimo poema howardiano, trasformato in un fan film della durata di quattro minuti circa attraverso l’integrazione tra riprese dal vivo e animazione computerizzata.
Sempre in penombra, il volto duro e squadrato di Kane è quello dell’attore Michael Ellison, a dividersi la scena con i due altri interpreti Rob Batie ed Evens Duplessy Jr., mentre i versi di Howard – che scandiscono l’azione – sono affidati alla voce narrante di Andrew Bowyer, su musiche di Wolfgang Mittendorfer.
Pubblicata postuma soltanto nel 1968, The Return of Sir Richard Grenville è una poesia di Robert Howard, in origine senza titolo, che vede l’incontro fra Solomon Kane e la provvidenziale “presenza” del vecchio compagno d’arme morto nel 1591: l’esploratore, corsaro e politico inglese Richard Grenville. Uno dei personaggi storici, ancorché di proprio leggendari, le cui vicende s’intrecciano nel ciclo narrativo, al pari del forse più noto Francis Drake.
Qui sopra il testo originale, affiancato dalla versione italiana di Roberta Rambelli in Solomon Kane (Fanucci, 1979), preferita ad altre poiché in rima oltre che in metrica, rinunciando a una resa letterale in favore della forma, del ritmo e del “sapore” complessivo di una ballata dell’epoca elisabettiana.
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